Cambiare piattaforma eCommerce è una scelta strategica spesso inevitabile: può servire per migliorare le performance, introdurre nuove funzionalità, adeguarsi alle normative (es. accessibilità), oppure semplicemente per uscire dai limiti di una tecnologia che non scala più.
Questa operazione si chiama replatform. Ma attenzione: ogni migrazione eCommerce comporta rischi concreti, primo tra tutti quello di perdere traffico organico e posizionamenti SEO duramente conquistati nel tempo.
In questa puntata del podcast Ecommerce Jungle, ne abbiamo parlato con Massimo Fattoretto, CEO di Fattoretto Agency, realtà verticalizzata nella SEO per eCommerce.
Ne è nata una conversazione ricca di spunti tecnici, casi reali e consigli pratici.
Una migrazione non è solo un “trasloco tecnico”: si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico sul cuore digitale di un’attività online.
Se non affrontata con metodo, può comportare:
E il risultato? Crollo delle visite, calo del fatturato, perdita di visibilità nel tempo.
Il consiglio di Fattoretto è chiaro: la SEO va coinvolta fin dai wireframe, ancor prima delle grafiche.
Questo permette di:
Solo così si può evitare di dover “rattoppare” il progetto dopo il go-live.
Un buon replatform deve partire dai dati reali. I KPI principali da monitorare non sono solo clic e impression, ma:
Tutto deve essere messo in relazione all’obiettivo finale: generare vendite. Non basta “posizionarsi”: bisogna convertire.
Durante il replatform, bisogna curare aspetti come:
Una buona SEO è anche una SEO inclusiva: le logiche di accessibilità rendono il sito più comprensibile ai motori di ricerca e migliorano l’esperienza utente.
Nel corso della puntata si affronta anche un tema attualissimo: l’uso dell’intelligenza artificiale nella generazione dei contenuti.
Attenzione: se non guidata da dati certi (come volumi di ricerca reali, intenti e keyword clustering), l’AI può generare contenuti duplicati, di bassa qualità o scollegati dalla strategia SEO.
Fattoretto avverte: nel 2025 Google sarà sempre più aggressivo nel penalizzare contenuti generati “alla cieca”. Serve una SEO data-driven, supportata da strumenti e database affidabili, come il loro tool proprietario FattoBoost.
Ecco alcune delle criticità più comuni riscontrate da Fattoretto Agency:
Una migrazione mal gestita può causare mesi di calo del traffico e richiedere investimenti extra in ADV per recuperare le vendite perse.
Il messaggio più forte della puntata è questo: la SEO non è solo tecnica. È una leva di protezione del business.
Affidarsi a un’agenzia esperta, coordinarsi con i developer e lavorare in sinergia dall’inizio sono le chiavi per trasformare il replatform da rischio a opportunità.